Si comunica che nella sezione Provvedimenti/Provvedimenti organi politici/ Decisioni Amministratore unico 2024 è stata pubblicata la Decisione n° 24/2024 con la quale è stato adotto il Piano triennale delle opere pubbliche 2024-2026 ex art. 37 D. Lgs. n° 36/2023).
AREA DISABILI
L’AREA Disabili di ASP AZALEA offre servizi a carattere residenziale, semiresidenziale e anche domiciliare a persone adulte in condizioni di disabilità fisica o psichica di diversa gravità. Nello specifico i servizi sono:- Centro Socio Riabilitativo Residenziale Camelot a Borgonovo Val Tidone
- Centro Socio Riabilitativo Diurno Chiostro a Borgonovo Val Tidone
- Comunità Alloggio per la Salute Mentale “Il Giardino” a Borgonovo Val Tidone
- Gruppo Appartamento “La Cirenaica” a Castel San Giovanni
- Servizio Educativo Territoriale
CENTRO SOCIO RIABILITATIVO RESIDENZIALE CAMELOT
Il Centro socio riabilitativo residenziale (CSRR) Camelot è una struttura socio sanitaria e di integrazione sociale di Asp Azalea rivolta a:- Persone adulte con disabilità psicofisica, che presentano necessità di cura, con risorse individuali e potenzialità relazionali, senza rete familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente non possibile o non adeguata rispetto alle esigenze di tutela
- Disabili adulti che presentano difficoltà relazionali o comportamentali per cui non è ipotizzabile l’inserimento in appartamento protetto o che comportino un carico assistenziale molto elevato
- Disabili minori (di età superiore a 16 anni) in carico alla U.O. NPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza), solo in via eccezionale e compatibilmente con le caratteristiche degli ospiti
AMMISSIONE AL SERVIZIO
L’ammissione al servizio è posta in capo al Servizio Assistenza Anziani del Distretto di Ponente. L’utente prima dell’ammissione è valutato dall’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) che ha il compito di definire il progetto di vita e di cure.La procedura per l’ammissione prevede i seguenti passaggi:
- domanda da parte dell’utente al Responsabile del caso del comune competente per territorio (Assistente sociale del comune di residenza)
- istruttoria della domanda da parte del Servizio Assistenza Anziani (SAA) del Distretto di Ponente
- attivazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale Disabili (UVMD) in ordine ai bisogni, agli obiettivi socio riabilitativi e assistenziale, alle tipologie di risposte adeguate alla persona e alla sua famiglia. Tali valutazioni permettono la costruzione del Piano Individuale di Vita e di Cure (PIVEC)
- autorizzazione all’ingresso da parte del SAA, con comunicazione sia alla struttura che alla famiglia o al rappresentante legale (tutore/amministratore di sostegno) della data di inserimento prevista e del costo giornaliero di riferimento
LA MISSION DEL SERVIZIO
CSRR Camelot ha adottato come propria mission “OLTRE LE BARRIERE”.Con tale espressione non si vuole far riferimento unicamente alle barriere (fisiche, architettoniche, sociali, mentali) che quotidianamente ostacolano la libera espressione e lo sviluppo della persona disabile, ma soprattutto, il riferimento è alle NOSTRE barriere, quelle di NOI operatori. Noi vogliamo andare oltre le nostre barriere mentali, culturali e professionali che ci impediscono di vedere oltre le limitazioni del disabile, di scrutare l’orizzonte del suo sviluppo personale, di cogliere bisogni e progettare interventi nel pieno rispetto dei diritti e delle aspettative della persona assistita. Sono proprio le nostre barriere quelle più difficili da rimuovere perché spesso non considerate, subdole, figlie di una presunzione e autoreferenzialità professionali che ci fanno sentire i detentori della verità riguardo a cosa sa fare, a cosa può fare e a cosa dovrebbe fare la persona disabile. Invece dobbiamo abbattere queste barriere, avere un’apertura mentale che ci metta in grado di accogliere nuove metodologie, di studiare, di acquisire nuove competenze, di rispettare i valori ed i principi etici eletti a nostro riferimento per garantire massime opportunità di sviluppo alla persona disabile
COLLOCAZIONE E CARATTERISTICHE STRUTTURALI
Il CSR Residenziale è collocato al piano terra di una struttura situata in zona tranquilla, circondata da area verde, poco distante dal Centro del paese, che, oltre al Centro, ospita uffici e servizi territoriali dell’AUSLL’organizzazione degli spazi interni ne garantisce la fruibilità e la tutela della privacy, sostiene la realizzazione di attività manuali tecnico-espressive, momenti di riposo, la mobilità delle carrozzine e di altri ausili per la deambulazione. All’utente è data la possibilità di utilizzare oggetti e arredi che sono in conformità con quanto previsto in materia di sicurezza e salute dei lavoratori e degli ospiti
Le camere sono a due letti, tutte dotate di bagno interno
La struttura è inoltre dotata di:
- climatizzatore con possibilità di regolazione differenziata della temperatura per ambiente e di controllo per l’umidità e il ricambio di aria
- impianto di luci di sicurezza
- impianto TV
CONTATTI
Responsabile Dott. Carlo Gobbi 0523/1885922 -26carlo.gobbi@aspazalea.it
csr.camelot@aspazalea.it
CENTRO SOCIO RIABILITATIVO DIURNO “IL CHIOSTRO”
Il CSRD IL CHIOSTRO nasce dal trasferimento del CSRD Camelot dalla sede di Via Seminò 20 a Borgonovo a quella nuova di via Pianello 100, presso il chiostro dell’ex ipab Andreoli, oggi di proprietà di ASP AZALEA. Il CSRD Il Chiostro è autorizzato dal comune di Borgonovo Val Tidone al funzionamento per sedici posti, con atto sindacale n. 34 del 27/04/2022. I posti sono tutti accreditati con determinazione del Responsabile Settore Politiche Sociali del Comune di Castel San Giovanni n. 514 del 30/06/2022. Asp Azalea ha stipulato con l’Azienda USL e i comuni del distretto un contratto di servizio che definisce il numero dei posti contrattualizzati, le modalità di realizzazione e i requisiti del servizio, le risorse umane da mettere a disposizione, la determinazione del costo del servizio e delle quote di contribuzione a carico degli utenti, le modalità di riscossione delle quote e le modalità di controllo della regolare applicazione del contratto stesso.
DESCRIZIONE
Il Centro socio riabilitativo diurno (CSRD) IL CHIOSTRO è una struttura socio sanitaria e di integrazione sociale di Asp Azalea rivolta a:
- Persone adulte con disabilità psicofisica, che presentano necessità di cura, con risorse individuali e potenzialità relazionali
- Disabili adulti che presentano difficoltà relazionali o comportamentali per cui non è ipotizzabile l’inserimento in un tirocinio formativo o che comportino un carico assistenziale molto elevato
- Disabili minori (di età superiore a 16 anni) in carico alla U.O. NPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza), solo in via eccezionale e compatibilmente con le caratteristiche degli ospiti
LA PROCEDURA DI AMMISSIONE AL SERVIZIO
- L’ammissione al servizio è posta in capo al Servizio Assistenza Anziani del Distretto di Ponente. L’utente prima dell’ammissione è valutato dall’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) che ha il compito di definire il progetto di vita e di cure.
- La procedura per l’ammissione prevede i seguenti passaggi:
- domanda da parte dell’utente al Responsabile del caso del comune competente per territorio (Assistente sociale del comune di residenza)
- istruttoria della domanda da parte del Servizio Assistenza Anziani (SAA) del Distretto di Ponente
- attivazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale Disabili (UVMD) in ordine ai bisogni, agli obiettivi socio riabilitativi e assistenziale, alle tipologie di risposte adeguate alla persona e alla sua famiglia. Tale valutazione permettono la costruzione del Piano Individuale di Vita e di Cure (PIVEC)
- autorizzazione all’ingresso da parte del SAA, con comunicazione sia alla struttura che alla famiglia o al rappresentante legale (tutore/amministratore di sostegno) della data di inserimento prevista e del costo giornaliero di riferimento.
MISSION
CSRD IL CHIOSTRO ha adottato come propria mission “OLTRE LE BARRIERE”.
Con tale espressione non si vuole far riferimento unicamente alle barriere (fisiche, architettoniche, sociali, mentali) che quotidianamente ostacolano la libera espressione e lo sviluppo della persona disabile, ma soprattutto, il riferimento è alle NOSTRE barriere, quelle di NOI operatori. Noi vogliamo andare oltre le nostre barriere mentali, culturali e professionali che ci impediscono di vedere oltre le limitazioni del disabile, di scrutare l’orizzonte del suo sviluppo personale, di cogliere bisogni e progettare interventi nel pieno rispetto dei diritti e delle aspettative della persona assistita. Sono proprio le nostre barriere quelle più difficili da rimuovere perché spesso non considerate, subdole, figlie di una presunzione e autoreferenzialità professionali che ci fanno sentire i detentori della verità riguardo a cosa sa fare, a cosa può fare e a cosa dovrebbe fare la persona disabile. Invece dobbiamo abbattere queste barriere, avere un’apertura mentale che ci metta in grado di accogliere nuove metodologie, di studiare, di acquisire nuove competenze, di rispettare i valori ed i principi etici eletti a nostro riferimento per garantire massime opportunità di sviluppo alla persona disabile.
I SERVIZI OFFERTI
Presso il Centro Socio Riabilitativo Diurno IL CHIOSTRO è possibile usufruire di un servizio a carattere semi-residenziale, articolato nel modo seguente:
- Accudimento della persona
- Interventi assistenziali, educativi, animativi, occupazionali e di socializzazione
- Prestazioni infermieristiche
- Attività di mobilizzazione e di fisioterapia
- Servizi alberghieri (ristorazione, pulizia ambientale, manutenzioni)
- Servizio di trasporto
DOVE SI TROVA E CARATTERISTICHE STRUTTURALI
Il Chiostro è dislocato al piano terra della struttura denominata Andreoli, presso i locali dell’ex chiostro del Convento ed è composto da due grandi stanze adibite a laboratorio, due bagni per disabili, una stanza polifunzionale per la gestione dei disturbi del comportamento, un locale per lo sporco e il ricovero delle carrozzine, un locale ad uso ufficio con il bagno per il personale. Il Centro si avvale anche del corridoio lato sud del chiostro. Notevoli gli spazi esterni adiacenti e di libero ed immediato accesso: un parco piantumato con alberi ad alto fusto caratterizza il lato sud, mentre dal lato nord si accede direttamente al giardino dell’ex Chiostro, che, dotato di fontana e piante aromatiche, costituisce elemento di stimolazione sensoriale.
La struttura è dotata, inoltre, di:
- climatizzatore con possibilità di regolazione differenziata della temperatura per ambiente e di controllo per l’umidità e il ricambio di aria
- impianto di luci di sicurezza
- impianto TV
Previo appuntamento con il Coordinatore della struttura è possibile visitare i locali ed avere informazioni dettagliate sul servizio offerto.
CONTATTI
CENTRO SOCIO RIABILITATIVO DIURNO IL CHIOSTRO
Via Seminò, n. 20 – Borgonovo Val Tidone (Pc)
Coordinatore: Dott. Carlo Gobbi
tel. 0523 1885922
email: csr.ilchiostro@aspazalea.it
www.aspazalea.it
COMUNITA’ ALLOGGIO PER LA SALUTE MENTALE IL GIARDINO
La Comunità alloggio per la salute mentale Il Giardino nasce sulla scia della tradizione di assistenza a persone con disagio psichico sviluppata dall’ente negli anni precedenti. Il servizio è rivolto a cittadini adulti con esiti di patologia psichiatrica, stabilizzati dal punto di vista clinico e anche in fase di reinserimento che non necessitano di assistenza sanitaria continuativa a livello residenziale.L’utenza presenta bisogni prevalentemente nell’area del supporto educativo, sociale e della riabilitazione di mantenimento.
Il progetto della Comunità è l’esito della trasformazione del Centro socio riabilitativo Il Giardino in base alla DGR 1423/2015 che ha incluso tra i servizi una specifica struttura residenziale per la salute mentale.
Il passaggio da Centro Socio Riabilitativo a Comunità Alloggio risponde in modo più appropriato alle esigenze di utenti con disagio psichico.
La Comunità Alloggio il Giardino rientra nelle strutture residenziali del cosiddetto “Cerchio Verde” che fa parte dell’Unità Operativa “Psichiatria di Collegamento ed Inclusione Sociale” (UO PCIS).
L’UO PCIS opera in stretta connessione con i servizi territoriali intra ed extra dipartimentali ed è una delle 5 unità operative complesse trasversali del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Piacenza.
Il “cerchio verde” è costituito da strutture socio sanitarie “esterne” al Dipartimento e rappresenta un percorso innovativo in quanto espressione dell’inclusione sociale a livello abitativo.
L’obiettivo è quello di responsabilizzare il soggetto e il suo contesto rispetto a scelte di vita sempre più autonome sul territorio.
COLLOCAZIONE E CARATTERITICHE
La Comunità Alloggio si trova al primo piano dell’ex Chiostro all’interno della struttura Anfreoli appartenente ad ASP AZALEA, in via Pianello 100 a Borgonovo Val Tidone. E’ autorizzata a funzionare per 20 posti letto con atto sindacale n. 26 del 7 marzo 2018, 15 dei quali riservati al Dipartimento di Salute Mentale con il quale nel 2021 è stata firmata una convenzione.La struttura è costituita da 8 camere da letto di cui 6 doppie con bagno privato e 2 singole che condividono il bagno, una sala da pranzo, una cucina attrezzata, 2 locali adibiti ad ufficio.
La Comunità Alloggio fornisce prestazioni di tipo:
- assistenziale
- educativa
- sanitaria (assistenza infermieristica)
- alberghiera (ristorazione, igiene ambientale, lavanderia, guardaroba…)
LA PROCEDURA DI AMMISSIONE
L’individuazione degli utenti viene normalmente svolta dall’ente proponente, a seguito di attivazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM).La richiesta all’UVM può essere presentata dal medico referente del Dipartimento di Salute Mentale – DIPENDENZE PATOLOGICHE (DSM-DP), dal servizio sociale territoriale, ma può essere presentata anche dalla persona stessa, da un suo familiare o tutore-curatore-amministratore di sostegno.
Al termine del percorso di valutazione verrà stilato, insieme alla persona interessata ed alla sua famiglia, un progetto di vita, con il quale conseguire i migliori obiettivi di benessere attuando tutti gli interventi necessari e utilizzando le risorse disponibili nella rete territoriale.
Sono a cura dell’UVM:
- Valutazione percorso proposto: utilizzando criteri diagnostico-clinici; stima del funzionamento psico-sociale, della disabilità e di tutte le risorse attivabili
- Verifica della disponibilità ed adeguatezza della risorsa abitativa individuata
CONTATTI
Responsabile Dott. Carlo Gobbi 0523/1885922 -26carlo.gobbi@aspazalea.it
Educatrice referente Dott.ssa Roberta Raimondi 0523/865625
csr.giardino@aspazalea.it
GRUPPO APPARTAMENTO LA CIRENAICA
Il Gruppo appartamento La Cirenaica si trova in Via Garibaldi, 50 a Castel San Giovanni. E' una struttura a carattere comunitario, che possiede i requisiti strutturali per gli alloggi di civile abitazione.Il servizio si rivolge a persone con gradi e caratteri di disabilità differenziati che non hanno un bisogno di assistenza continuativa, ma che hanno bisogno di supporto e accompagnamento all'autonomia personale e all'inclusione sociale e lavorativa, con capacità di autogestione e autonomia tali da non richiedere la presenza di operatori in maniera continuativa. Dal 01/07/2018 il Gruppo Appartamento è passato sotto la gestione diretta dell’ASP, che lo ha inserito nella sua Area Disabili. Gli occupanti sono passati da 7 a 4, in quanto tre persone sono state trasferite presso la Comunità Alloggio “il Giardino” a Borgonovo Val Tidone per una poter offrire una migliore risposta ai loro bisogni.
Le modalità organizzative e gestionali che ASP AZALEA vuole introdurre sono in funzione alle finalità contenute nei singoli progetti educativi personalizzati, finalizzati ad accompagnare la persona verso l'autonomia lavorativa e sociale, in modo che possa costruirsi una vita indipendente, nel rispetto delle sue peculiari esigenze e inclinazioni. Per favorire la creazione di rapporti di scambio e di sostegno reciproco tra gli ospiti e potenziare l'efficacia degli interventi programmati, ogni programma / attività è rivolto a persone che hanno bisogni omogenei o almeno compatibili e che siano in grado di interagire positivamente nel percorso di acquisizione dell'autonomia. L'intervento educativo, quindi, coinvolge a trecentosessanta gradi la vita di ogni singolo soggetto, sia a livello individuale (cura di se, visite mediche, attitudini, passioni, interessi, attività lavorative, gestione economica), che di dinamiche di gruppo, sia interne al nucleo abitativo (modalità relazionali tra i componenti, gestione dell'abitazione), che sociali (modalità di interazioni e gestione nell'ambito lavorativo, sportivo, amicale, conviviale).
Elemento essenziale ed irrinunciabile del progetto, è la realizzazione di un sistema di interventi trasversali coinvolgenti i vari ambiti istituzionali e le realtà del volontariato sociale, quindi una struttura aperta al territorio e non chiusa su se stessa.
Agli ospiti della casa viene garantito il rispetto dei loro diritti, la loro riservatezza, il rispetto della loro personalità, anche mediante la personalizzazione degli ambienti, la valorizzazione della persona attraverso la cura dell'aspetto fisico e il mantenimento del proprio patrimonio culturale, politico e religioso.
Nell'ambito della vita all'interno dell'appartamento, le attività della quotidianità vengono strutturate in modo tale che ogni singolo soggetto abbia modo di avere, in base alle capacità individuali, i propri compiti e responsabilità che spaziano dall'igiene degli ambienti alla preparazione dei pasti, il fare la spesa, l'utilizzo degli elettrodomestici (bucato, forno, ferro da stiro, asciugatrice, ecc.). Le diverse attività, in base alle esigenze, vengono supervisionate degli Educatori e dagli Operatori Socio Sanitari che, in modo graduale e costante supportano gli utenti con lo scopo di incentivarne l'autonomia e il livello qualitativo della mansione svolta. In base ai progressi individuali, alcune aree necessitano di supervisioni periodiche, altre di un supporto maggiore.
Attraverso colloqui individuali periodici, partendo dalla quotidianità e dalle esperienze che ognuno vive in autonomia, si guidano i soggetti ad una sempre maggiore consapevolezza del se', delle proprio vissuto interiore, delle modalità agite a livello relazionale, degli ambiti critici e di come affrontarli in modo costruttivo. Per agire tale metodologia di intervento, è fondamentale che ogni singolo soggetto abbia modo di potersi rapportare in modo, tutelato, ma autonomo, con la realtà circostante.
Di seguito si riporta una schema con la proposta dell’organizzazione della presenza degli Operatori presso l’appartamento La Cirenaica. Tale organizzazione è suscettibile di cambiamenti sulla base delle necessità estemporanee del gruppo o del singolo o per supportare iniziative ludico ricreative e culturali (uscite sul territorio), sia in ambito serale che nei fine settimana.
CONTATTI
Responsabile Dott. Carlo Gobbi 0523/1885922carlo.gobbi@aspazalea.it
SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE (S.E.T.)
Il Servizio Educativo Territoriale è un servizio socio sanitario rivolto a quella parte della cittadinanza in situazione di disabilità e/o in situazione di svantaggio sociale, che aspira all’inclusione sociale e lavorativa quale strumento di sussistenza per sé stessi e per la propria famiglia.Gli obiettivi del servizio sono:
- Consentire alle persone con disabilità o in situazione svantaggiate di ottenere, mediante un ruolo lavorativo, quell’identità sociale che costituisce un’autentica riabilitazione
- Accogliere ciascun individuo in modo personalizzato e organizzare percorsi affinché tutti possano trovare la loro strada nel mondo del lavoro
Si tratta di sviluppare percorsi per migliorare l’integrazione socio lavorativa dei beneficiari e contestualmente per sostenere le aziende nell’inserimento al lavoro delle persone con fragilità sociale nell’ambito delle categorie protette (come previsto dalla Legge 68/1999).
I progetti del S.E.T sono condivisi con i destinatari, con i servizi sociali e sociosanitari e sono diversificati in funzione dei bisogni delle persone.
Il S.E.T. collabora alla presa in carico globale della persona in difficoltà e garantisce la continuità tra le diverse fasi del percorso di vita, svolgendo una funzione di raccordo fra i servizi all’impiego ed i servizi socio-sanitari territoriali; partecipa inoltre, al sistema locale dei servizi che operano per l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini con disabilità e/o in situazione di svantaggio sociale.
DESTINATARI
Il servizio è rivolto a tutti i cittadini residenti nei Comuni convenzionati con Asp Azalea per i quali le singole amministrazioni riconoscono la necessità di un servizio educativo territoriale. E’ orientato sia a Persone adulte in stato di fragilità sociale sia a Persone affette da disabilità fisica o psichica. Intendiamo con il termine “persone fragili” tutti i soggetti che, a causa di una situazione precaria, si trovano in condizione di aumentata vulnerabilità e sono esposti al rischio della marginalità socialeLA MISSION
Il Servizio Educativo Territoriale agisce per sostenere e favorire l’inclusione sociale della persona con disabilità o svantaggiata e per migliorare la qualità della vita delle persone più deboli favorendo la loro capacità di diventare esse stesse protagoniste del proprio progetto.Realizza attività educative mirate all’inserimento lavorativo orientato ai bisogni delle persone, alla prevenzione del disagio, all’accoglienza e al reinserimento sociale.
Il Servizio Educativo Territoriale si impegna ad assicurare:
- servizi, azioni ed interventi necessari alla promozione del benessere e alla riabilitazione sociale e lavorativa
- la formazione e l’innovazione per rispondere in modo adeguato ai bisogni delle persone in carico al servizio
MODALITA’ DI ACCESSO
L’accesso al servizio è diversificato in base alla tipologia di utenza. Nel caso di persone adulte in stato di fragilità è necessario che, il soggetto, o un suo familiare, segnali il bisogno all’assistente sociale del comune di appertenenza. In caso di accoglimento della richiesta l’assistente sociale compilerà una scheda di presa in carico presentando il caso al SET.Nel caso di persona con disabilità è necessario che, il soggetto, o un suo famigliare, segnali il bisogno all’assistente sociale del Comune di Appartenenza.
In caso di accoglimento della richiesta sarà l’assistente sociale che potrà scegliere o di attivare l’Unità di Valutazione Multidimensionale Disabili, oppure di indirizzare il caso al SET. Qualora fosse attivato l’UVMD sarà questa la sede, in cui la commissione, valuterà quale servizio sia il più idoneo per la persona. Nell’eventualità fosse scelto il Set, l’assistente sociale andrà a compilare la scheda di presa in carico e presenterà il caso agli educatori competenti.
Gli operatori del Set dopo aver raccolto i dati, incontrato il target, valutati i limiti e le risorse faranno un’ipotesi di intervento educativo, condividendolo in equipe, con l’interessato e la sua famiglia. L’educatore andrà a pianificare e progettare l’intervento facendo attenzione alle necessità educative individuali
TIPOLOGIA DI INTERVENTI
Il Servizio Educativo Territoriale è volto, alla promozione di un’esperienza formativa on the job, ai fini di un incremento delle competenze professionali del cittadino in cerca di una occupazione e prevede alla base la Presa in carico della persona.Questa è costituita dalla presentazione delle finalità e delle modalità di funzionamento del servizio di presa in carico; dalla lettura e rilevazione del bisogno professionale e di servizi espresso dall’utente mediante la compilazione della scheda anagrafico-professionale; da una funzione di primo filtro verso gli altri servizi di politica attiva.
I principali interventi che concretizzano la presa in carico e costituiscono il core del servizio sono:
- Orientamento professionale
- Servizio di Consulenza
- Accompagnamento e monitoraggio al lavoro
- Promozione e scouting
CONTATTI
Responsabile Dott. Carlo Gobbi 0523/1885922carlo.gobbi@aspazalea.it
Educatori 0523/1885934